Disinfestazione zanzare

Le zanzare appartengono all’ordine dei Ditteri Nematoceri (antenne lunghe) e alla famiglia dei Culicidi che a loro volta si suddividono in due sottofamiglie: gli Anofelini (Anophelinae) e i Culicini (Culicinae).

Entrambi hanno la caratteristica fondamentale che il loro sviluppo e’ comunque strettamente correlato alla presenza di acqua ma le differenze morfologiche tra le due sottofamiglie sono molto nette e sono distinguibili sia nella fase larvale che adulta;

 

La zanzara e’ un insetto d’importanza sanitaria in quanto alcune specie in passato (esclusivamente Anofele) sono state responsabili della diffusione del Plasmodio della Malaria, oggi, pur essendo in Europa tale malattia quasi completamente eradicata, comunque possono rendersi responsabili della diffusione di tale malattie proveniente da paesi in cui e’ presente in forma endemica. Inoltre i Culicini, pur avendo un’importanza sanitaria inferiore rispetto alle Anofele, sono stati riconosciuti come vettori di diversi virus responsabili di diverse infezioni anche di carattere epidemiologico. Le zanzare possono essere considerate come un esempio significativo dell’adattamento all’ambiente urbano. Infatti, generalmente la loro attività e’ facilmente correlabile alla presenza di zone paludose, però non bisogna dimenticare che in città e nei suoi dintorni sono facilmente rinvenibili un numero elevatissimo di nicchie ambientali, costruite stesso dall’uomo, in cui tali insetti trovano l’habitat naturale per il proprio sviluppo; infatti, i vasi dei fiori, i pozzetti fognari, i recipienti in cui si accumula acqua piovana, zone di ammassi di detriti etc. sono i punti prediletti per la colonizzazione larvale. Ed e’ proprio per questo motivo che diverse specie si sono specializzate, o sarebbe più corretto dire selezionate, per colonizzare diversi ambienti riuscendo ad adattarsi all’ecosistema urbano; e’ il caso della comunissima Culex pipiens , la zanzara di città, che a sua volta si e’ differenziata in due sottospecie geneticamente isolate come la Pipiens che e’ legata strettamente ad ambienti agresti con acque molto limpide ed ossigenate, e la Molestus che invece preferisce acque torbide e molto ricche di sostanza organica. Altri esempi di selezione possono essere riferiti alla presenza di zanzare del tipo Aedes nelle zone scogliere, nei centri turistici marini, e laddove via sia presenza di acqua stagnante salmastra in quanto le larve di tale specie sono riuscite ad adattarsi meglio a tali ambienti.

Zanzara tigre

La zanzara tigre è un insetto nuovo per la fauna italiana; originaria dell’Asia sud – orientale, è stata rinvenuta per la prima volta in Italia nel 1990, nell’area urbana di Genova, introdotta probabilmente attraverso il commercio di pneumatici usati.

Il nome scientifico della zanzara tigre è “Aedes albopictus”.

La caratteristica principale della zanzara tigre è la sua aggressività ed il fatto di essere attiva sia di giorno che di notte, anche se predilige la mattina ed il pomeriggio. Si riscontra inoltre una sua forte resistenza a veleni comuni ed una straordinaria capacità di adattamento all’ambiente.

L’Aedes albopictus può trasmettere patogeni e virus come il virus della febbre del Nilo, della febbre gialla, dell’encefalite di St. Louis, del dengue, l’agente patogeno della dirofilariasi e chikungunya.

La zanzara tigre fu responsabile dell’epidemia di chikungunya del 2005-2006 sull’isola francese di Riunione. In settembre del 2006 si stimarono circa 266.000 persone contagiate e si contarono 248 morti sull’isola. La zanzara tigre fu anche vettore di tale virus causando la prima e unica epidemia di chikungunya in Europa. L’epidemia avvenne in Italia, in provincia di Ravenna, nell’estate del 2007, durante la quale si contagiarono più di 200 persone. Evidentemente, mutazioni del virus di chikungunya vengono trasmesse direttamente e facilmente; ciò fa temere che questa malattia si possa nuovamente diffondere tramite Aedes albopictus in queste regioni.

La zanzara tigre è importante anche nella medicina veterinaria. Per esempio, le zanzare tigre sono vettori di vermi parassiti del genere Dirofilaria, agenti della dirofilariasi cardiovascolare in cani e gatti.

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